Le isole di calore costituiscono un serio problema di salute pubblica. La causa è l’asfalto che assorbe calore e lo restituisce all’ambiente circostante
Le isole di calore sono quel fenomeno secondo cui determinate aree della città sono più calde rispetto alle aree rurali circostanti.
Si registrano temperature medie annuali 1-3°C più alte rispetto al circondario. Le città più grandi posseggono un’isola di calore più intensa, specie in assenza di vegetazione diffusa.
Le cause sono principalmente dovute alle proprietà termiche delle pavimentazioni stradali, alla mancanza di vegetazione e al livello di impermeabilizzazione dei suoli.
L’asfalto contiene già di per sé tutte queste caratteristiche, perché:
- essendo scuro, non riflette le radiazioni solari;
- assorbe il calore;
- impermeabilizza i terreni;
- non consente un decente sviluppo radicale della vegetazione.
Qualcuno ha pensato che tutto questo possa trasformarsi in un vantaggio nelle stagioni fredde, contribuendo a ridurre le spese per il riscaldamento delle abitazioni.
In realtà, secondo recenti studi, gli effetti negativi superano abbondantemente quelli positivi.
Purtroppo, gli attuali cambiamenti climatici stanno producendo l’innalzamento delle temperature e ondate di calore sempre più frequenti.
Le isole di calore non fanno che peggiorare questa già grave situazione, contribuendo persino a determinare il degrado termico delle acque: la pioggia che cade durante i brevi ma intensi temporali estivi scorre sulle superfici “roventi” della città prima di finire negli scarichi, da cui può raggiungere rapidamente fiumi e torrenti apportandovi all’improvviso acqua calda. Esistono specie ittiche, quali le trote, che sono molto sensibili alle variazioni delle temperature e che soffrono per aumenti termici anche di soli 1-2°C in 24 ore.
Come mitigare le isole di calore
Le principali strategie a disposizione si traducono nel ricorso alla vegetazione e nell’utilizzo di materiali “intelligenti” in grado di riflettere l’energia del sole.
La vegetazione ha un ruolo importante in tal senso perché contribuisce positivamente al processo dell’evapotraspirazione e dell’ombreggiamento. Oltre a rendere più gradevoli, vivibili e accoglienti le nostre città, assorbe o riduce alcuni inquinanti atmosferici, attenuano il rumore e mitigano l’impatto delle piogge violente.
Le aree alberate possono essere più fresche fino a 5°C rispetto a quelle prive di vegetazione.
La seconda strategia si traduce nell’adozione di speciali pavimentazioni stradali dotate di proprietà riflettenti. Lo scopo è riflettere sia la componente visibile della radiazione solare, sia la componente infrarossa. Questi materiali durante i calori estivi possono rimanere più freschi di 28-33°C rispetto a quelli tradizionali.
Le pavimentazioni in masselli autobloccanti possono rimanere più fresche di 28-33°C rispetto al tradizionale asfalto.
I masselli autobloccanti sono materiali eco-compatibili che vengono installati se letto di sabbia alluvionale, per questo consentono anche il rapido ritorno dell’acqua piovana in falda, contribuendo difetto a risolvere anche il problema dell’impermeabilizzazione dei suoli.
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Da più di 30 anni, specializzato in produzione di pavimentazioni autobloccanti ultra resistenti, ho deciso di mettere la mia esperienza al servizio della Comunità per contribuire a realizzare un nuovo concetto di strada urbana ecosostenibile